L’infermiere è una professione nobile e gratificante che offre la possibilità di fare la differenza nella vita delle persone: non si limitano a somministrare farmaci o eseguire procedure mediche, sono attori chiave nel processo di cura, che accudiscono i pazienti a livello fisico, psicologico ed emotivo.
Con il loro compassionevole impegno e la loro competenza professionale, gli infermieri alleviano la sofferenza, offrono conforto e supporto, e accompagnano i pazienti nel loro percorso di guarigione.
Dalla nascita alla fine vita, gli infermieri sono presenti in ogni fase della vita di una persona.
Si occupano di neonatologia, assistendo i neonati e le loro mamme nei primi giorni di vita; lavorano in pediatria, prendendosi cura dei bambini malati; sono presenti in medicina generale, chirurgia, oncologia e in tutti i reparti ospedalieri, offrendo assistenza ai pazienti affetti da diverse patologie.
Inoltre, svolgono un ruolo fondamentale nell’assistenza territoriale, visitando i pazienti a domicilio e fornendo loro il supporto necessario per mantenere l’autonomia e la qualità della vita.
Se stai pensando di intraprendere questa carriera, questo articolo ti aiuterà a capire i requisiti, i percorsi formativi e le opportunità di lavoro.
Quali sono i requisiti per diventare infermiere?
Per diventare infermiere in Italia è necessario conseguire la laurea triennale in Infermieristica. Il corso di laurea è ad accesso programmato nazionale, quindi è necessario superare un test di ammissione.
I requisiti per partecipare al test d’ingresso all’università, sono:
- diploma di scuola secondaria di secondo grado
- cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione Europea
- idoneità fisica e psichica
La laurea in Infermieristica ha una durata di tre anni e fornisce agli studenti le conoscenze e le competenze necessarie per assistere i pazienti in modo sicuro ed efficace. Il corso di laurea comprende sia lezioni teoriche che attività pratiche in strutture sanitarie.
Al termine del percorso formativo, gli infermieri possono lavorare in diverse strutture sanitarie pubbliche e private, tra cui: ospedali, case di cura, RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), ambulatori, presidi di primo soccorso o servizi domiciliari.
Ma oltre alle strutture sanitarie, gli infermieri possono lavorare anche in: aziende farmaceutiche, enti di ricerca, assicurazioni sanitarie o aziende di consulenza sanitaria.
Un lavoro con sbocchi lavorativi ampi e diversificati
La laurea in infermieristica apre le porte a numerose opportunità di lavoro. Gli infermieri possono lavorare in diverse strutture sanitarie, pubbliche e private, ma anche in altri ambiti, come la ricerca, l’insegnamento e la consulenza.
Inoltre, con l’esperienza e la specializzazione, gli infermieri possono ricoprire ruoli di responsabilità, come coordinatori infermieristici o case manager.
L’assistenza domiciliare rappresenta uno degli sbocchi lavorativi più interessanti e diversificati per gli infermieri, come spiegato qui. Si tratta di un’attività che permette di lavorare a stretto contatto con i pazienti nel loro ambiente domestico, offrendo loro un’assistenza personalizzata e di alta qualità.
Per l’infermiere stesso offre una maggiore autonomia e flessibilità rispetto ad altre aree infermieristiche.
Competenze e abilità: il bagaglio essenziale per un infermiere eccellente
Oltre alle conoscenze teoriche acquisite durante il corso di laurea, un infermiere eccellente deve possedere un bagaglio di competenze e abilità trasversali che gli permettono di svolgere il proprio lavoro con efficacia, empatia e professionalità.
D devono saper comunicare con i pazienti, i loro familiari, i medici e gli altri operatori sanitari in modo chiaro, conciso e comprensibile, utilizzando un linguaggio adatto al contesto e al livello di ricezione. Ma anche saper ascoltare con attenzione i pazienti, cogliendo i loro bisogni, sia fisici che emotivi, e mostrando empatia e comprensione; senza tralasciare che devono saper costruire e mantenere relazioni di fiducia con i pazienti, basate sul rispetto, la collaborazione e la trasparenza.
Importantissimo possedere la capacità del Problem solving: capacità di individuare i problemi, analizzarne le cause e trovare soluzioni appropriate. Ma anche avere la capacità di gestire il tempo in modo ottimale, conciliando le diverse attività e rispettando le scadenze.
Gli infermieri devono saper lavorare in team con medici, fisioterapisti, psicologi e altri professionisti sanitari, condividendo informazioni e collaborando al raggiungimento degli obiettivi comuni; saper adattarsi a situazioni diverse e di lavorare in modo flessibile, anche in contesti di emergenza o di stress.
Oltre a queste competenze, è importante sottolineare che gli infermieri devono essere persone motivate, appassionate del proprio lavoro e desiderose di fare la differenza nella vita delle persone.
È un lavoro che permette di fare la differenza nella vita delle persone e di contribuire al loro benessere.
Fonti e note bibliografiche
- fnopi.it/
- uniroma2.it/en/contenuto/nursing
- indeed.com/career/infermiere/salaries
- Ministero della Salute
- Regione Toscana – Professioni sanitarie
- Black, J. M., & Hawkes, K. H. (2019). Infermieristica medico-chirurgica: Farmaci per via endovenosa (9a ed.).
- Pope, A., & Reynolds, S. (2017). L’importanza della comunicazione e della collaborazione nella pratica infermieristica. Journal of Nursing Education and Practice, 7(3), 43-49. www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5578181/
“L’opinione di un medico competente è imprescindibile per ricevere una diagnosi attendibile e consigli affidabili, che potrebbero non essere presenti in questo articolo”.