Nel 2020 moltissimi italiani, durante il periodo pandemico e subito dopo, hanno concentrato la loro attenzione sull’Ecobonus 110%, opportunità messa a disposizione dal Governo per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni spendendo poco o quasi nulla.
Fino agli inizi del 2023 era infatti possibile sfruttare tale misura per ristrutturare quasi completamente la propria casa ed avere immediatamente uno sconto in fattura dal proprio fornitore, sborsando solamente la somma relativa al costo della cessione del credito alla banca da parte dell’azienda contractor.
La Legge di Bilancio 2023 e il Decreto Aiuti Quater hanno però modificato tale misura e nelle prossime righe del nostro articolo cercheremo di comprendere in modo molto semplice quali siano i nuovi paletti imposti dal Governo, oltre che gli interventi ammessi.
Come viene modificato il Superbonus 110%?
A partire dal 1 Gennaio 2023 sono state apportate alcune modifiche che sono contenute nel Decreto Aiuti Quater e che possono essere riassunte in questo modo:
- La detrazione applicabile agli interventi di efficientamento energetico passa dalla quota del 110% a quella del 90%
- Le abitazioni unifamiliari che hanno svolto almeno il 30% dei lavori (documentati tramite SAL) entro il 30 settembre 2023, hanno ancora il diritto di rientrare nell’agevolazione del 110%
- A partire dal 17 febbraio 2023 non è più possibile cedere il credito ad un ente finanziario o a un’impresa esecutrice dei lavori. Questa misura è quindi valida per tutte le abitazioni e i condomini che iniziano i lavori in questo momento, ma non per quelli che avevano presentato la CILA al 31 dicembre del 2022.
- La detrazione dalle imposte potrà essere ripartita in 10 anni e non più solamente in 4 anni
- Rientrano in questa misura anche le associazioni di promozione per il sociale, le organizzazioni per il volontariato e le Onlus.
Chiaramente queste disposizioni hanno posto un buon freno a tutte le richieste di intervento da parte di cittadini proprietari di appartamenti e case unifamiliari in quanto non è più possibile effettuare lavori molto corposi spendendo poco o nulla. Dall’altra parte notiamo però che la possibilità di portare in detrazione gli importi spesi nel corso degli anni permette fin da subito alle famiglie di risparmiare a fronte dell’aumento dei costi di luce elettrica e gas naturale in bolletta e al contempo di ammortizzare con una buona agilità la spesa sostenuta.
Quali sono gli interventi ammessi nell’ex Superbonus 110%, ora passato al 90%?
Gli interventi che sono ammessi da questa modifica della misura sono gli stessi che erano previsti in precedenza.
Dall’installazione del cappotto termico alla sostituzione degli infissi, passando per la sostituzione delle caldaie obsolete con modelli ibridi o pompe di calore. Tutto questo viene quasi sempre abbinato all’utilizzo di un impianto solare termico o fotovoltaico, in grado di ridurre in modo considerevole la spesa in bolletta con il proprio gestore locale.
Sebbene entrambe le soluzioni siano percorse allo stesso modo, il fotovoltaico sembra essere leggermente più conveniente in questo periodo, specialmente visti i rincari della corrente elettrica. Se siete interessati ad installare questa tipologia di impianto ci sentiamo di suggerirvi di visitare anche il sito web di qualityenergy.it, azienda specializzata nella realizzazione di impianti di efficientamento energetico.
Sul sito web appena menzionato avrete infatti modo di scoprire tutti i vantaggi e i costi di questa soluzione che permette di integrare una pompa di calore o una caldaia ibrida, abbattendo fino al 70% la spesa in bolletta per il gas per il riscaldamento e l’acqua calda.
Ora non vi resta che attivarvi: anche se le misure sono state modificate rimangono comunque molto utili e vantaggiose per chi avesse budget da investire in tale direzione, specialmente a fronte dei nuovi rincari in bolletta previsti per la fine del 2023.